"Le affermazioni del ministro degli Esteri Frattini confermano l'esistenza di una disponibilità del governo Berlusconi a una revisione delle regole d'ingaggio delle nostre truppe in Afghanistan. Ciò è testimonianza del fatto che purtroppo l'Italia continua a sostenere una politica estera che asseconda, senza se e senza ma, le volontà dell'Amministrazione Bush. Cambiare le regole d'ingaggio non soltanto coinvolge ancora di più nella guerra i soldati italiani ma è anche inutile. Il fallimento della Nato in Afghanistan è totale, politicamente e militarmente. La guerra sta destabilizzando tutta l'area, come dimostra il caso del Pakistan. Servirebbe un radicale cambio di strategia, non delle regole di ingaggio. Altrimenti l'unica strada percorribile è quella del ritiro delle truppe dal pantano afgano".
Roma, 22 maggio 2008
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