Dichiarazione di Maurizio Acerbo, esponente Prc, portavoce del Comitato di gestione del partito.
La neo-presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e il neo-presidente del Consiglio Silvio Berlusconi hanno vissuto, questa mattina, all’assemblea annuale di Confindustria, una vera e propria “corrispondenza di amorosi sensi”. “Il vostro programma è il mio, ha detto il capo delle destre italiane, riecheggiando parole già usate nei confronti di un altro presidente di Confindustria tristemente famoso, agli occhi dei lavoratori, il “falco” Antonio D’Amato, il quale sferrò – nel primo quinquennio di potere berlusconiano – un durissimo attacco ai diritti dei lavoratori, articolo 18 in testa, come tutti ricordiamo. “Il tuo programma è il mio”, gli ha risposto “l’aquila” Marcegaglia, elegante signora nelle cui industrie si muore ancora – come purtroppo è successo di recente – sul lavoro. La “corrispondenza di amorosi sensi” tra governo e Confindustria è assoluta e totale, come dimostrano le parole di entrambi su molti argomenti – dalla richiesta scellerata di tornare a investire nel nucleare al volgare attacco ai dipendenti pubblici – ma quello che più ci preoccupa, come sinistra che sta nella società anche se non più in Parlamento (motivo di soddisfazione, ce ne rendiamo ben conto, di Confindustria tutta, come la stessa Marcecaglia ci ha tenuto a sottolineare nella sua relazione), è la assoluta assenza di una qualsivoglia opposizione politica-parlamentare, a queste politiche. Si dà il caso, infatti, che la linea scelta dal Pd è stata quella di candidare esponenti di Confindustria come Calearo e Colaninno, che non sono certo delle “colombe”, o di accettare l’attacco forsennato al lavoro pubblico con le proposte anti-fannulloni del professor Ichino, o di plaudire a proposte che tutto faranno tranne che migliorare la vita dei lavoratori come fa Bersani in merito alla detassazione degli straordinari e cioè al loro sfruttamento.
Ecco perché ci chiediamo – persino con tristezza – se il disegno di devastazione politica e sociale del duo Marcegaglia-Berlusconi non sia anche – o, meglio, “ma anche” – quella del Pd di Veltroni.
Roma, 22 maggio 2008.
Prc Jesi, Circolo Karl Marx
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